[News Luglio 15] Un giro nel gusto del più grande ristorante del Mondo

Italy food

Riprende la nostra scoperta dell’Expo Milano 2015, con un taglio attento a sottolineare gli aspetti più curiosi. Nutrire il Pianeta, infatti, è nutrire (anche) gli esseri umani e ad Expo 2015 questa opportunità davvero non manca!

L’obiettivo dell’Esposizione Mondiale in corso a Milano non è sicuramente quello di invogliare i visitatori ad “andare a mangiare”, ma come fare a dir di no a quello che a tutti gli effetti, su e giù per cardo e decumano, altro non è che “il più grande ristorante del mondo”?

Complice il biglietto da 5 euro acquistabile per ingressi dalle 19 in poi, l’Expo di sera diventa un polo di attrazione per chi desidera sperimentare, oltre che “cenare fuori”.

Dove andare a mangiare, quindi?

Direzione Oriente, più o meno estremo

La cucina che attira (quasi) tutti è quella giapponese, molto diffusa nel nostro Paese da diversi anni. Anche ad Expo, però, come in molti ristoranti del Sol Levante, i prezzi sono alti. Si può allora fare una capatina al padiglione della Corea del Sud, dove riso, verdure, frutti di mare, grigliate e pollo non mancano. Anche l’offerta dell’Indonesia è di tutto rispetto, e i prezzi scendono.

Tornando verso i nostri lidi, ma rimanendo ad est, c’è l’imbarazzo della scelta per chi ama i sapori del Vicino e Medio Oriente. Qua tra Turchia, Libano, Palestina e Israele, gusti ed esplorazioni non mancano di sicuro. E I prezzi sono sicuramente più economici che altrove.  Da tentare, per chi ha voglia di esplorare sul serio, l’offerta di fagottini e carne speziata dell’Uzbekistan, i sapori e i profumi della cucina marocchina e quelli dell’Algeria dove a prezzi decisamente bassi si abbina una davvero elevata qualità

Navigando verso sud

Ci dicono essere molto valide le proposte dell’Argentina e dell’Ecuador, ma anche Cile e Brasile offrono due buoni ristoranti. Specie per chi ama le specialità di carne e fagioli del Paese verde-oro

Giocare in casa

Per chi preferisce sapori meglio conosciuti e da territori più prossimi, chi ha assaggiato dice che è vietato non passare dal padiglione spagnolo e mangiare le tapas, o da quello austriaco e degustare le specialità naturali offerte. Se si desidera salire più a nord, ampi menu e prezzi contenuti si incontrano nei padiglioni dei Paesi baltici (Lituania, Estonia) così come nel padiglione della Polonia. Per chi ama sapori alpini e caldi, infine, vietato mancare alla fonduta svizzera.

Il cibo da passeggio

C’è anche chi ha fame non solo di cibo, ma anche di visite. E allora w lo street food! Hamburger speciali, sandwich di aragosta, costolette di maiale (alla Frank Underwood) attendono gli amanti del cibo made in Usa. Niente a che vedere con I fast food, qua è tutta un’altra musica!

E poi patatine, pancake, wurstel, hot-dog, tacos, tapas, pizze, fritti, gelati… sono ovunque Dall’Olanda al Belgio, dal Messico all’Italia.

Il Belpaese

Nulla vieta di andare ad Expo e sentirsi orgogliosi di essere italiani e del cibo prodotto nel nostro Paese, a disposizione di ogni visitatoe. Qua è Eataly – con 20 ristoranti – a farla da padrone, ma vanno citati anche Alce Nero, con un’ottima pizza e piatti del giorno da mangiare in un bel contest e, per chi vuole sperimentare l’alta cucina, il padiglione di Identità Golose, che ospita ogni settimana uno chef stellato diverso, dal mercoledì alla domenica, con un menu degustazione a prezzi contenutii…per uno stellato!

 

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